Tutto è compiuto

Una sorta di Icaro in caduta libera si staglia alla sommità della scena sovrastando un gruppo di figure maschili che emergono ognuna dal proprio fuoco ardente, volute arricciate smaltate in rosso e rifinite in oro, come dorato è il cerchio di piccole pietre che campeggia al centro e fa pensare a corpi celesti roteanti nel cosmo. Lo spazio scatolare, come un palcoscenico teatrale, accoglie un’azione in divenire, senza un riferimento preciso a miti o leggende ma evocando piuttosto l’immaginario collettivo con rappresentazioni simboliche. Il richiamo immediato è ad un luogo infernale dalle tinte fosche, popolato di anime in cerca di riscatto ma, osservando con attenzione, più che dannati vediamo individui intenti a discutere su come trovare una soluzione per elevarsi, sospinti dall’ardente desiderio di conoscenza e dalla volontà di scoprire l’ignoto; l’ambizione è di poter volare sempre più alto, ma occorre inevitabilmente fare i conti con i propri limiti e i limiti imposti dagli altri che, nella sostanza, tarpano le ali e riportano con i piedi per terra, alla vita terrena piena di ostacoli e non sempre favorevole.